Nella stagione 2005/2006 debutta in prima squadra nella Sisley Treviso un ragazzo che abita a pochi passi dal Palasport di Trebaseleghe: Francesco Burbello (classe 1986) è l’esempio dell’atleta che con determinazione, abnegazione e tanto allenamento si possono raggiungere gli obiettivi più alti. “Scoperto” dall’allora allenatore dell’under 14 Silvolley Giovanni “Titta” Fabbrin, ha fatto tutta la trafila delle giovanili in Silvolley (conquistando anche una promozione dalla prima divisione alla serie D quando ancora non era diciasettenne), ha esordito in B1 in Silvolley con allenatore Giovanni Cappelletto, prima di passare nel 2004 alla Sisley Treviso. Per lui poi tre stagioni in serie A2, tra Cagliari, Castellana Grotte e Bassano e Bergamo.
Dalla frazione di Fossalta arriva in palestra a Silvelle da coach Diego Martin un giocatore esile e alquanto scoordinato: l’occhio saggio e capace di Martin aveva individuato in lui un futuro centrale di serie A. Stiamo parlando di Matteo Bortolozzo (classe 1989), 200 cm di intelligenza pallavolistica: per lui il cammino è stato simile a quello di Burbello, con il passaggio dalla Silvolley alla Sisley, l’arrivo in prima squadra in A1 nel gennaio del 2009, per poi passare in A2, due stagioni a Città di Castello, poi a Isernia, un “excursus” in B1 con il Sant’Antioco prima di tornare in A2 a Corigliano, Matera Siena, Prata, e attualmente alla Pallavolo Motta.
Sempre classe 1989, sempre centrale, portato in Silvolley dopo averlo visto giocare con il Campodarsego da Antonio Casarin, Davide Candellaro è la dimostrazione che non è mai tardi per iniziare a giocare a pallavolo e sperare di diventare un campione. Certo, bisogna anche avere la fortuna di trovare le persone giuste che ti insegnino bene la pallavolo, e lui questa fortuna l’ha avuta, trovando appunto prima Antonio Casarin in Silvolley, poi Michele Zanin a Treviso. Nella stagione 2009-10 fa il suo esordio nella pallavolo professionistica grazie all’acquisto da parte della Prisma Taranto in Serie A1, mentre nella stagione 2010-11 passa al Cavriago in Serie A2. Nella stagione 2011-12 viene ingaggiato dalla Lupi Santa Croce, per poi vestire la maglia dell’Atripalda nell’annata 2012-13, sempre in serie cadetta, con la quale vince la Coppa Italia di categoria. Nell’annata 2013-14 torna in massima divisione con la Top Volley Latina, categoria dove milita anche nella stagione successiva con il Molfetta. Per il campionato 2016-17 difende i colori della Lube di Treia, restando per due annate, aggiudicandosi la Coppa Italia 2016-17 e lo scudetto 2016-17. Nella stagione 2018-19 si accasa alla Trentino, con cui vince il campionato mondiale per club 2018 e la Coppa CEV 2018-19. Per il campionato 2020-21 firma per la You Energy di Piacenza, mentre in quello successivo è alla Callipo, sempre nella massima divisione. Per la stagione 2022-23 rimane con il club calabrese, retrocesso in serie cadetta, con il quale vince la sua seconda Coppa Italia di Serie A2 e, per la prima volta, la Supercoppa italiana di categoria. Torna in Superlega per l’annata 2023-24 accettando l’offerta della Sir Safety Perugia: si aggiudica la Supercoppa italiana e il suo secondo campionato mondiale per club.
Ha iniziato con Diego Martin, poi è “esploso” sotto la guida di Antonio Casarin, con il quale ha vinto lo storico scudetto under 14 nel 2005: è Matteo Casarin (classe 1991), atleta Silvolley doc, una passione per la pallavolo sconfinata e tanta voglia di emergere. Matteo compie un cammino diverso dai suoi colleghi di cui abbiamo parlato sopra: non va a Treviso, ma da Trebaseleghe si trasferisce a Cuneo, dove porta a casa titoli giovanili, prima del ritorno in Veneto, nel 2011, tra le fila del Marmi Lanza Verona in serie A1. Una stagione che lo ha visto entrare più volte in campo, soprattutto grazie al suo micidiale servizio al salto. Poi una stagione in B1 a Genova, per poi trasferirsi a Sora, dove ha giocato nei playoff per la promozione in A2. La sua attuale esperienza pallavolistica è a Massanzago.